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Parlamento Europeo: a 30 anni da Chernobil in Bielorussia la prima centrale nucleare

Parlamento Europeo: a 30 anni da Chernobil in Bielorussia la prima centrale nucleare
Autore: Dal Parlamento Europeo
Data: 08/06/2016

La sicurezza degli impianti nucleari in Bielorussia

Trent'anni dopo l'incidente di Chernobyl nella vicina Ucraina, la Bielorussia sta costruendo la sua prima centrale nucleare. La prima unità dovrebbe entrare in funzione nel 2018 con l'assistenza della Russia. Tuttavia, con l'avanzare del progetto aumentano i timori legati alla sicurezza.

La Bielorussia realizzerà le sue aspirazioni nucleari con l'aiuto della Russia

Dopo il disastro di Chernobyl del 1986 in Ucraina – che ha contaminato quasi un quarto della Bielorussia ma che resta ancora un argomento tabù nel sistema totalitario – le aspirazioni nucleari nascenti di Minsk si sono arenate per decenni. Nel 2006, tuttavia, il governo ha approvato i piani per la costruzione della prima centrale nucleare della Bielorussia. Il sito di Ostrovets, a circa 50 km a est della capitale della Lituania, è stato scelto nel 2008 e confermato mediante decreto presidenziale nel 2011. Nel 2009, Minsk ha annunciato che la società russa Atomstroyexport sarà l'appaltatore ufficiale. I lavori sono iniziati nel 2013. Entro la fine del 2016 la Russia consegnerà l'innovativo reattore VVER 1200, che sarà raffreddato dalle acque del fiume Neris che attraversano Vilnius a valle. L'unità 1 sarà operativa nel 2018; l'unità 2 nel 2020. Due ulteriori unità operative sono previste entro il 2025.

Energia nucleare — la risposta alla dipendenza energetica della Bielorussia dalla Russia?

La Bielorussia dipende fortemente dall'energia russa. Circa il 90% delle importazioni di gas della Bielorussia proviene dalla Russia. Le industrie pesanti bielorusse utilizzano tecnologie energivore dell'era sovietica e i cittadini della Bielorussia si sono abituati a prezzi energetici artificialmente bassi. In tale contesto e in previsione della realizzazione della centrale nucleare di Ostrovets, nell'aprile 2016 il Presidente Alexander Lukashenko ha sollecitato i cittadini ad avvalersi dell'energia elettrica rispetto al petrolio e al gas, ogniqualvolta possibile, sottolineando che "il gas e il petrolio saranno più costosi, mentre diminuiranno i costi dell'elettricità". Mentre Minsk sostiene che la centrale nucleare ridurrà la dipendenza energetica del paese dalla Russia, i critici sostengono che la Bielorussia — la cui economia di Stato è in difficoltà – resterà dipendente dalla Russia: non solo la costruzione della centrale nucleare è eseguita da società russe, ma Mosca finanzia anche il progetto da 22 miliardi di dollari USA.

La costruzione della centrale nucleare di Ostrovets suscita timori a livello internazionale

Mentre ogni opposizione interna alla centrale nucleare viene messa a tacere dal Presidente autocratico della Bielorussia, la Lituania accusa esplicitamente la Bielorussia di violare le convenzioni Espoo e Aarhus delle Nazioni Unite, in quanto non porta a termine una valutazione d'impatto ambientale, non comunica alla Lituania il progetto e non informa il pubblico in merito all'impatto sul fiume Neris e sull'acqua potabile in Lituania. Nel 2014 le parti della convenzione di Espoo hanno stabilito che Minsk non aveva rispettato alcuni dei suoi obblighi nella realizzazione della centrale nucleare. Nel marzo 2016 l'organismo ha proposto l'intervento di una commissione d'inchiesta per contribuire a risolvere la controversia. In seguito all'incidente dell'8 aprile (confermato da Minsk soltanto il 10 maggio), la Lituania ha reiterato le sue richieste ai fini dell'effettuazione di test di resistenza, sollecitando l'Agenzia internazionale per l'energia atomica a garantire la conformità ai requisiti di sicurezza internazionale.

 




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Data:10/08/2013
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